World Monuments Fund
World Monuments Fund (WMF) è un'organizzazione non profit privata con sede a New York. Il suo fine è la preservazione di manufatti architettonici storici e di siti con rilevanza storico-culturale in tutto il mondo, attraverso il lavoro sul campo, la promozione, la concessione di borse di studio e fondi per l'educazione e l'addestramento di esperti in loco. Fondato nel 1965, in origine si chiamava International Fund for Monuments e al giorno d'oggi ha uffici e filiali in tutto il mondo, in particolare quattro in Europa.[1]
Le attività
[modifica | modifica wikitesto]Grazie a donazioni e a raccolte di fondi, WMF coopera con i governi e le comunità locali per salvaguardare e conservare siti di valore storico a beneficio delle future generazioni.
Più di 550 siti in 90 paesi di tutti i continenti, molti dei quali dichiarati Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, hanno ricevuto assistenza da WMF. Una lista parziale dei più noti comprende:
- vari templi di Angkor in Cambogia: Angkor Wat, Phnom Bakheng e Preah Khan in primis;
- il Castello di Chantilly in Francia;
- la città fantasma di Craco, in Basilicata;
- diversi edifici storici a Roma: il Tempio di Ercole Vincitore, la Chiesa di Santa Maria Antiqua e la Casa di Augusto;
- siti nell'Isola di Pasqua;
- l'egiziana Luxor e Lalibela in Etiopia;
- la missione dei Gesuiti di San Ignacio Minì in Argentina;
- l'antica città maya di Naranjo in Guatemala;
- l'acquedotto romano di Segovia in Spagna;
come pure 25 progetti di conservazione a Venezia in 20 anni. Il World Monuments Fund ha anche destinato risorse alla preservazione di diversi siti di importanza storica negli Stati Uniti: Ellis Island, edifici di New Orleans, il Parco nazionale di Mesa Verde e la Mount Lebanon Shaker Society nello stato di New York.
World Monuments Watch
[modifica | modifica wikitesto]A partire dal 1996, il WMF pubblica con cadenza biennale la nota World Monuments Watch List of Endangered Sites (lista dei 100 siti storico-archeologici di rilevanza mondiale più a rischio).[2] La lista serve a portare all'attenzione pubblica internazionale siti storico-archeologici di tutto il mondo minacciati da stato di abbandono, vandalismi, conflitti armati, sviluppo incontrollato, disastri naturali e cambiamento climatico. In tal modo WMF promuove le attività di conservazione presso la comunità internazionale e attira risorse tecnico-finanziarie per il loro aiuto.
I siti vengono proposti da organizzazioni governative e non, gruppi locali e professionisti. Vengono presi in considerazione siti con valenza culturale di tutti i tipi e i periodi storici (anche contemporanei): da quelli archeologici alle costruzioni, religiose e non, per finire con paesaggi particolari, anche urbani. Una giuria indipendente di esperti internazionali esamina le proposte e stila la lista.[3]
Altri progetti e attività
[modifica | modifica wikitesto]Modernism at Risk
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2006 WMF ha lanciato un programma di conservazione e supporto per le architetture moderne denominato Modernism at Risk. Comprende un premio biennale attribuito a studi o singoli professionisti in riconoscimento di soluzioni innovative, architettoniche o di design, che contribuiscono a preservare o migliorare pietre miliari dell'architettura urbana moderna. La prima edizione del 2008 ha visto premiato uno studio architettonico tedesco che ha restaurato l'ADGB (Bundesschule des Allgemeinen Deutschen Gewerkschaftsbundes, scuola federale del sindacato tedesco), un'importante struttura in stile Bauhaus a Bernau, in Germania.[4]
Il premio Hadrian
[modifica | modifica wikitesto]Con cadenza annuale, WMF attribuisce il premio Hadrian a personalità di caratura internazionale che hanno promosso attivamente la preservazione di arte ed architettura mondiale.
Vincitori del premio Hadrian
[modifica | modifica wikitesto]- 1988: Carlo De Benedetti
- 1989: Paul Mellon
- 1990: Charles, Prince of Wales
- 1991: Brooke Astor
- 1992: Marella e Giovanni Agnelli
- 1993: Dominique de Menil
- 1994: David Rockefeller
- 1995: Jacob Rothschild, IV barone Rothschild
- 1996: Karim Aga Khan IV
- 1997: Phyllis Lambert
- 1998: Richard Hampton Jenrette
- 1999: i fratelli Sainsbury, imprenditori e politici del Regno Unito
- 2000: Harvey Golub
- 2001: James Wolfensohn
- 2002: Hélène e Michel David-Weill
- 2003: Eugene Thaw
- 2004: Carlos Slim
- 2005: John Julius Norwich, II visconte Norwich
- 2006: Gaj Singh, Maharaja di Jodhpur
- 2007: Rahmi Koç, Semahat Arsel, Suna Kiraç e la famiglia Koç, della Koç Holding
- 2008: Houghton, Doreen e Graeme Freeman della Freeman Foundation
- 2009: David Rockefeller Junior
- 2010: Ratan Tata e la famiglia Tata
- 2011: Ronald e Jo Carole Lauder
- 2012: Kenneth Chenault
- 2013: Roberto Hernández Ramírez
- 2014: Ellsworth Kelly e Mica Ertegün
- 2015: Sua maesta' la regina Sofía
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Affiliates | World Monuments Fund Archiviato il 31 marzo 2010 in Internet Archive.
- ^ Archaeological Institute of America, su archaeology.org. URL consultato il 28 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2010).
- ^ artdaily.org
- ^ 2008 World Monuments Fund/Knoll Modernism Prize | World Monuments Fund Archiviato il 16 maggio 2011 in Internet Archive.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su World Monuments Fund
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- sito web del World Monuments Fund, su wmf.org.
- sito web della filiale inglese del World Monuments Fund, su wmf.org.uk.
- World Monuments Watch List 2010 in PDF (PDF), su wmf.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 130434495 · ISNI (EN) 0000 0001 2157 3818 · LCCN (EN) n88295403 · GND (DE) 10114064-2 · BNE (ES) XX172339 (data) · BNF (FR) cb14455247v (data) · J9U (EN, HE) 987007580979005171 |
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